Open - Andre Agassi
- Anna Angelino
- 5 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Open è l'autobiografia di Andre Agassi, pubblicata nel 2011 da Einaudi nella collana "Stile Libero". Alla stesura ha contribuito in modo sostanziale J. R. Moehringer, giornalista premio Pulitzer.
Costretto ad allenarsi fin da quando aveva quattro anni da un padre dispotico ma determinato a farne un campione a qualunque costo, Andre Agassi cresce con un sentimento fortissimo: l'odio smisurato per il tennis e la scuola. Contemporaneamente però prende vita in lui anche la consapevolezza di avere un talento eccezionale. Ed è proprio in bilico tra una pulsione verso l'autodistruzione e la ricerca della perfezione che si svolgerà la sua carriera sportiva. Con i capelli ossigenati, l'orecchino e una tenuta più da musicista punk che da tennista, Agassi ha sconvolto l'austero mondo del tennis, raggiungendo una serie di successi con pochi precedenti nella storia del tennis.
Ad inizio lettura eravamo scettiche, non è il genere di libro che di solito leggiamo, ma ha catturato la nostra attenzione, da subito. È stato interessante vedere da un altro punto di vista il tennis: noi “spettatori” pensiamo che gli atleti lo fanno perché gli piace, amano il loro lavoro, ma con Andre Agassi la storia è cambiata.

Il libro ci è piaciuto perché tutto è scritto nei minimi particolari: ogni match, ogni colpo di racchetta, ogni episodio della vita di Agassi, tutto un fermento di emozioni, un racconto avvincente ed emozionante accompagnato da una lettura scorrevole. Inoltre traspare sempre in ogni avvenimento il rispetto, l’amicizia e l’amore di molte persone, ed è proprio con il loro aiuto che egli non molla mai neanche davanti alle grandi complessità; partendo dalla sua infanzia fino ai giorni nostri il campione Andre ci racconta la propria vita immergendosi in quella di tutti noi. A nostro parere l’ultima parte, dove parla della nascita di sua figlia Jaz, non è descritta completamente, è differente dal resto del libro. Anche se non prediligiamo il tennis, ci è piaciuto questo libro e lo consiglieremmo a tutti, amanti o no del tennis.
Comments