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On my block

  • Marta Capece
  • 1 mag 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

On My Block ha come elemento identificativo la "diversity". I quattro protagonisti sono latini e con personalità diverse tra loro, ma ad accomunarli è l’appartenenza allo stesso quartiere e l’ identità non bianca. La serie cerca di impostare vari argomenti da un punto di vista diverso da quello attuale, evidenziando la multietnicità di Los Angeles, cercando di mettere in scena con leggerezza e con precisione il razzismo quotidiano; gli stereotipi introiettati nella comunità e una diversità sociale poco rappresentata dalle serie ambientate a LA, se non quando associate alla criminalità. On My Block si inserisce tra le serie Netflix che parlano in modo molto esplicito di argomenti importanti, con un occhio alle generazioni più giovani.


1 stagione:

Monsè, Ruby, Jamal e Cesar, provengono da un quartiere molto difficile di Los Angeles, Freeridge, devono iniziare le superiori e sono molto amici. Ogni puntata è concepita come capitolo, come un punto della crescita dei personaggi.


2 stagione:

La seconda stagione ruota intorno ad una somma di denaro ritrovata perché bisognerà fare i conti con i reali possessori di quel tesoro. Ma c'è anche una festa di San Valentino che incombe.


3 stagione

I quattro vengono rapiti e ricevono un'offerta che non possono rifiutare. Intanto Cesar chiede a Monsé un vero appuntamento.


"On my block" è una serie che mi è piaciuta davvero tanto. Tratta argomenti molto delicati come il razzismo e la criminalità, in modo ironico, divertente e sarcastico. La consiglierei a tutti perché è una serie che fa sia divertire che emozionare.

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